Con l’arrivo delle prime piogge intense, la città di Chiari si è trovata di fronte a un problema ben noto: i sottopassi cittadini si sono nuovamente allagati. Nulla di nuovo, purtroppo. Nuovo, invece, è il modo in cui si cerca di attribuirne la causa: secondo il Sindaco Zotti, la responsabilità sarebbe ancora da ricondurre alla precedente amministrazione, cessata dodici mesi fa.
Cogliamo con ironica sorpresa questa dichiarazione, che lascia intendere che l’attuale amministrazione non ritenga ancora di propria competenza la manutenzione ordinaria di caditoie, tombini e pompe di sollevamento, attività fondamentali per prevenire esattamente questo tipo di disagi.
Non è nostra abitudine sottrarci alle responsabilità, e non lo abbiamo fatto neanche quando amministravamo. Ma ci sembra doveroso, a questo punto, ricordare che un’amministrazione in carica da un anno è tenuta, per definizione, a gestire l’ordinario, oltre che a programmare lo straordinario.
La manutenzione del suolo pubblico, la pulizia delle foglie e l’efficienza del sistema di drenaggio non sono materia da attribuire a chi ha governato un anno fa, ma compiti quotidiani e concreti di chi oggi guida la macchina comunale.
Invitiamo pertanto il Sindaco a passare dalla modalità “accusa automatica” alla ben più utile “gestione responsabile”. I cittadini chiedono soluzioni, non scuse riciclate.
Anziché fare i filmini dal palazzo comunale poteva provvedere a diramare una allerta con tutti i media a disposizione (ne abbiamo lasciati tanti), visto che Polizia Locale e Protezione Civile si stavano già attivando.
E se proprio si vuole continuare con la narrativa delle colpe ereditate, suggeriamo cortesemente di aggiornare almeno la data: oggi siamo a giugno 2025.
Confermiamo inoltre che le segnalazioni di disservizi da parte dei consiglieri comunali di minoranza sono doverosi gesti di attenzione verso la città, come prevede il loro mandato.
Chiari merita rispetto, manutenzione e – se possibile – anche un po’ di onestà intellettuale.