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Una visione della politica che ha come riferimento la Persona, il Bene Comune e il coinvolgimento dei cittadini.

Quando “la Lega ti Frega”

17/12/2024 23:16

Per Una Chiari Virtuosa

Amministrazione Locale,

Quando “la Lega ti Frega”

Quando “la Lega ti Frega”: parole che tornano (in)attualiQualche tempo fa, a Chiari volavano parole forti contro la Lega e la sua gestione del potere

Quando “la Lega ti Frega”: parole che tornano (in)attuali

Qualche tempo fa, a Chiari volavano parole forti contro la Lega e la sua gestione del potere locale. Le accuse erano pesanti, i toni accesi, le posizioni molto nette. Oggi, però, assistiamo a un vero e proprio ribaltamento di ruoli e alleanze. Eppure, le parole di allora sono rimaste scritte, a testimoniare contraddizioni e cambi di bandiera.

 

Un documento “d’epoca”

Nel testo che segue, rigorosamente tratto da un documento dell’epoca, si sente l’indignazione di chi accusava la Lega di pressappochismo e incapacità amministrativa:

 

“Sono ormai svariati anni che la Lega comanda a Chiari, forse è ora di cercare di capire come è questo partito e cosa fa realmente.
Per anni si è vissuti con l’idea che fosse una forza innovatrice, che portasse serietà e onestà. Purtroppo, queste speranze sono state disattese: da quando la Lega è entrata nella stanza dei comandi, si è visto cosa fa.

Fare cosa? Fare disastri (vedasi rotonde e polo della Cultura)?

Se sgombriamo la mente dalla demagogia leghista, cosa ha fatto la giunta Mazzatorta? In primis ci ha bastonato con la tassa dello sporco, che ha colpito duramente le attività produttive e i commercianti. Poi, l’unica vera attività è stata non fare manutenzione ai beni pubblici, come caserme, scuole e la palestra di via Lancini.

A questo punto ci domandiamo: la Lega a Chiari è davvero un partito e un gruppo serio?

La sicurezza, tema tanto sbandierato: la Lega ci propina ronde, aeroplanini, ma i furti nelle abitazioni non calano.

Caro cittadino, non lasciarti abbindolare dagli slogan. Perché la Lega ti frega.”

 

L’autore di un tempo (e il presente)

Fin qui, nulla di strano: siamo abituati a polemiche aspre e accuse reciproche. Ma il colpo di scena sta nell’identità di chi ha scritto queste righe. Non si tratta di un avversario politico storico della Lega, bensì di Massimo Massetti, attuale presidente di Chiari Servizi, nominato dalla giunta Zotti (dove la Lega è componente fondamentale).

È ironico, dunque, notare come chi un tempo gridava allo scandalo e accusava la Lega di ogni male, oggi siede a un tavolo con gli stessi esponenti di quel partito. Segno che, in politica, le posizioni possono cambiare radicalmente, e molto in fretta.

 

Cambiare bandiera, ignorare le parole

Questa vicenda dimostra come, talvolta, la politica somigli più a una partita a dama che a una partita a scacchi: invece di strategie a lungo termine, si assiste a rapidi cambi di casacca per conquistare qualche posizione in più.

Le parole, però, restano. L’incoerenza e i voltafaccia non si cancellano così facilmente, e i cittadini hanno tutto il diritto di interrogarsi sul perché di certi mutamenti.


Eccoci al termine di questa riflessione. Le parole di un tempo, cariche di accuse contro la Lega, oggi fanno sorridere, se pensiamo che a pronunciarle è la stessa persona che ora collabora con il partito che definiva “disastroso” e “fregatura” per i cittadini.

 

La politica è anche questo: colpi di scena, posizioni che cambiano e memorie (scomode) che riaffiorano. Ma se c’è una lezione da trarre, è che le dichiarazioni restano – soprattutto quando chi le aveva pronunciate si trova oggi a difendere ciò che prima aveva duramente condannato.

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