Titolo: “Babbo Natale-Zotti: il regalino sotto l’albero!”
Con le feste ormai concluse, è il momento di tirare un bilancio sulle prime decisioni della nuova Amministrazione comunale di Chiari. Purtroppo, chi si aspettava buone notizie (o soltanto dolci) sotto l’albero è rimasto deluso: invece di abbassare le tasse, il Sindaco Zotti ha pensato bene di aumentarle.
Promesse in fumo e nuove imposte
Durante la campagna elettorale, si era fatto intendere che la pressione fiscale sarebbe rimasta immutata o sarebbe persino calata. Invece, la nuova Giunta ha deciso di alzare l’addizionale IRPEF, il canone patrimoniale e gli oneri di urbanizzazione, con un gettito complessivo di circa 470.000 euro all’anno.
L’addizionale IRPEF
Per molti cittadini, l’addizionale IRPEF può sembrare una tassa “invisibile”, ma in realtà grava su tutti i lavoratori e redditi. Portarla al valore massimo significa pesare ulteriormente sulle famiglie e sui contribuenti, già provati da un periodo economico complesso e segnato dall’inflazione.
Gli alibi e la realtà
C’è chi cercherà di giustificare questi rincari dicendo che servono a pagare i “debiti” lasciati dall’Amministrazione precedente. Vale però la pena ricordare che anche la Giunta Vizzardi aveva ereditato mutui e spese da chi l’aveva preceduta, ma si era impegnata a cercare risorse alternative (come ben 30 milioni di euro in contributi a fondo perduto) senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. È solo questione di competenze, impegno e, talvolta, coraggio.
Il confronto con la passata amministrazione
Giunta Vizzardi:
- Ha ridotto per due volte l’addizionale IRPEF (2018 e 2019).
- Ha recuperato oltre 30 milioni di euro in contributi a fondo perduto.
- Ha realizzato opere importanti (nuovi poli scolastici, piste ciclabili, manutenzioni straordinarie, acquisizioni di immobili strategici, ecc.) senza aumentare le tasse.
Giunta Zotti:
- Ha scelto la strada “facile” di alzare la pressione fiscale.
- Parla di grandi progetti (parcheggio interrato, piscina estiva da 3 milioni…) ma la soluzione sembra sempre la stessa: “basta alzare le tasse!”
La (falsa) speranza del PNRR per la cava FinBeton
L’altro argomento di cui si sente parlare è un sedicente contributo PNRR “a fondo perduto” per il riempimento dell’ex cava FinBeton. In realtà, non si tratta di un finanziamento regalato al Comune, bensì di un corrispettivo versato da una società per lo smaltimento di terre e rocce da scavo. In pratica: arriveranno circa 28.000 camion di materiale di provenienza non del tutto chiara.
Visione del futuro o disperazione amministrativa? A ognuno la propria opinione.
Resta la domanda: aumentare le tasse era davvero l’unica soluzione possibile? Secondo noi, no. Come dimostrato in passato, esistono strade più impegnative ma decisamente più eque, come la ricerca di fondi esterni o la razionalizzazione delle spese.
Voi che ne pensate? Fatecelo sapere sui social o nei commenti, perché il modo in cui vengono gestite le risorse del Comune non è solo una questione politica, ma tocca la vita di tutti noi..