Nel consiglio comunale del 17 luglio 2025 ha prevalso il buon senso su un tema particolarmente delicato: quello del nostro camposanto. È stata infatti accolta la richiesta delle minoranze di rinviare la discussione e la votazione sulla modifica al Regolamento Cimiteriale, che prevedeva l’abolizione — senza alcuna proposta alternativa — della possibilità di traslazione delle salme per permetterne l’avvicinamento ai familiari defunti. Una scelta che, se approvata così com’era, avrebbe rappresentato uno strappo al diritto di pietà e di memoria di tanti cittadini clarensi.
In commissione e in consiglio comunale abbiamo ribadito che su temi così sensibili non possono prevalere soluzioni “facili” dettate dalla sola logica della semplificazione amministrativa. Questo episodio è un segnale preoccupante: su questioni che toccano la sfera umana più profonda, l’Amministrazione ha dimostrato di non avere né una visione politica né un progetto coerente nè sensibilità. Non ci hanno messo la testa.
I numeri raccolti in questi giorni raccontano una realtà ben diversa da quella descritta nella proposta di delibera, secondo la quale il 20% dei loculi sarebbe "perso": La cremazione a Chiari riguarda già tra il 55% e il 65% delle richieste; I loculi disponibili oggi sono circa 180; Le richieste di sepoltura da parte di non residenti sono state marginali negli ultimi dieci anni; Nei settori ipogei ci sono centinaia di concessioni scadute.
Abolire la possibilità di traslazione per soli motivi organizzativi sarebbe stato miope e irrispettoso: avrebbe penalizzato le famiglie, fatto perdere un’opportunità economica al Comune e sacrificato il rispetto dovuto a chi ha legami affettivi con i propri cari.
In questo contesto si inserisce anche la riflessione del consigliere Facchetti, che ha dichiarato in Consiglio comunale, presentando l'emendamento del gruppo per una Chiari Virtuosa: “La proposta di deliberazione sull'abrogazione dei commi 8 e 9 dell’art. 14 del Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali merita una riflessione a mio avviso più approfondita. È evidente che l'intento sia quello di semplificare la gestione cimiteriale, ma il perseguimento di questo obiettivo dovrebbe tenere in considerazione le implicazioni sulle famiglie, ma a quanto pare la politica ha rinunciato a fare riflessioni in merito. La modifica proposta di fatto priva le famiglie della possibilità di avvicinare i propri cari in un momento già di per sé difficile. La sepoltura di congiunti in loculi adiacenti non è solo una questione di spazio, ma un atto di rispetto e di amore verso i defunti. Per necessità gestionali, questa Amministrazione intende davvero privare le famiglie di questa possibilità? L'invito è quello di affrontare la questione della disposizione dei loculi e della loro accessibilità con una visione più ampia e complessiva, tenendo conto non solo delle esigenze operative, ma anche del benessere psicologico delle famiglie in lutto. Ogni decisione relativa al campo santo necessita maggior attenzione e delicatezza, affinché le proposte elaborate trovino un giusto equilibrio tra necessità gestionali/operative, rispetto per i nostri defunti e le necessità delle famiglie.”
Abbiamo ottenuto che la questione venga approfondita in commissione, come è giusto che sia: il cimitero non è un ufficio qualsiasi. Servono attenzione, rispetto e la volontà di trovare soluzioni condivise, non scorciatoie burocratiche. Siamo soddisfatti di questo primo risultato e continueremo a vigilare affinché non si assumano decisioni lesive per i nostri concittadini.
CHIARA FACCHETTI
DOMENICO CODONI
CONSIGLIERI COMUNALI “PER UNA CHIARI VIRTUOSA"