CASERMA DEI CARABINIERI: I FATTI, NON LE FAVOLE

Partiamo dalla verità più importante:
IL PROGETTO DELLA NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI È INTERAMENTE OPERA DELL’AMMINISTRAZIONE VIZZARDI.

L’Amministrazione Zotti si è limitata a firmare gli ultimi atti — documenti dovuti, privi di qualunque valore progettuale — mentre l’opera che oggi tutti vedono crescere è stata pensata, finanziata, progettata e messa a gara dalla nostra Amministrazione.

Oggi assistiamo all’ennesimo tentativo dell’assessore Campodonico di riscrivere la storia della nuova Caserma della Compagnia Carabinieri di Chiari.
Peccato che basti aprire gli atti amministrativi per smontare ogni parola.
 

Nel 2014, l’Amministrazione Vizzardi trovò un “progetto” della Giunta Mazzatorta – di cui facevano parte sia Zotti che Campodonico – che non aveva alcuna possibilità di essere realizzato:

 • area sbagliata, in una zona che si pensava diventasse il nuovo ingresso della città, in ogni caso inadatta a una Compagnia territoriale;

• solo 1,5 milioni di euro previsti, del tutto insufficienti

Di fatto, un libro dei sogni. Mai cantierabile.
 

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Cosa ha fatto l’Amministrazione Vizzardi?

La Caserma che oggi tutti vedono prendere forma – moderna, centrale, efficiente – esiste solo grazie al lavoro svolto negli anni della Giunta Vizzardi:

• Scelta dell’area ex carceri e agenzia delle entrate;

• Totale finanziamento dell’opera (6,5 milioni di euro):

   - 5 milioni ottenuti vincendo un bando PNRR a fondo perduto (decreto del 4.04.2022);

   - 1,5 milioni derivanti dagli accordi con Area Vasta e Provincia, frutto del lavoro diplomatico e amministrativo svolto dalla nostra Giunta;

   - Progetto definitivo concordato con il Comando Regionale dei Carabinieri e chiuso nel 2023;

   - Gara d’appalto e contratto assegnati tra fine 2023 e inizio 2024;

   - Lavori avviati e oggi in corso, con fine prevista aprile 2026.
 

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Il ruolo dell’Amministrazione Zotti? Solo atti formali.

L’Amministrazione Zotti non ha modificato il progetto, non ha reperito un euro, non ha deciso nulla.

Le “modifiche rilevanti” di cui parla Campodonico sono dettagli interni, irrilevanti, che non avrebbero comunque potuto toccare le scelte principali, già concordate con Arma e Ministero.
 

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La propaganda non è un fatto di opinioni: è disinformazione.

Il problema non è solo politico.
È istituzionale.
 

Da mesi assistiamo a un uso improprio e propagandistico dei canali ufficiali del Comune di Chiari, utilizzati per diffondere narrazioni false e attribuire meriti inesistenti.
Un comportamento vietato dalla legge sulla comunicazione istituzionale.
Su questo verranno chieste spiegazioni ai dirigenti competenti e all’Amministrazione.

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La verità resta semplice.

Senza la visione, la progettazione e il lavoro amministrativo della Giunta Vizzardi:
la nuova Caserma dei Carabinieri non sarebbe mai esistita.
 

Oggi, invece, di fronte a opere complesse e completamente finanziate, l’Amministrazione Zotti alterna silenzi, appropriazioni indebite di meriti e attacchi strumentali.
Segno evidente di un vuoto progettuale che diventa ogni giorno più difficile da nascondere.