È passato un anno dalle elezioni comunali di giugno 2024. Un anno difficile, per Chiari e per i cittadini clarensi.
Siamo passati dalle bizzarrie, come l’innaffiare strade e parcheggi anche in tempo di siccità, a fatti ben più gravi: attacchi personali (come quello all’urbanista Marco Piantoni), epurazioni sistematiche, rapporti bruscamente interrotti con realtà importanti del nostro territorio come SWANG, Rete di Daphne e Chiari Calcio (tanto per non fare nomi).
Le promesse elettorali? Non pervenute.
Il taglio delle tasse? Annientato: le imposte comunali sono tutte in aumento.
Il bacino idrico alla cava ex FinBeton? Sparito. Al suo posto, terre e rocce da scavo.
Nel frattempo, lo spoil system ha colpito duramente servizi costruiti con anni di lavoro: il Parco Brianza, il bagno pubblico, le iniziative per i giovani al Parco delle Rogge, il mercato agricolo del venerdì, i contributi alle famiglie per i servizi estivi, lo sportello di Chiari Servizi in piazza Zanardelli, le piante e la filodiffusione in Piazza delle Erbe. Tutto abbandonato, talvolta creando danni al patrimonio comunale.
E poi c’è il Teatro Sant’Orsola: lavori rallentati, contratto di gestione annullato. Il Sindaco si lamenta dei costi… dimenticando di dire che ha partecipato ai lavori con una azienda di cui era amministratore. Altro che caro: qui il problema è un evidente conflitto d’interessi.
Il decoro urbano? Completamente sfuggito di mano. Rifiuti abbandonati fuori dal Municipio, alla stazione ferroviaria, negli accessi principali alla città, perfino nel cuore del centro storico. E tutto nel silenzio assordante di chi per anni si era prodigato a raccogliere ogni sacchetto fuori posto. Forse l’obiettivo non era il decoro urbano.
Nei posti chiave della municipalizzata e degli enti con nomina comunale assistiamo a nomine imbarazzanti.
Da scelte pubbliche, trasparenti, fondate su bandi e competenze, si è passati a incarichi assegnati a persone senza arte né parte. Una gestione opaca, che mortifica professionalità e merito e che tradisce ogni promessa di rinnovamento.
Nel frattempo, gli unici lavori partiti sono quelli ideati, progettati e finanziati dalla nostra amministrazione:
– la pista ciclabile di via Lunghe
– la nuova palestra al SS. Trinità
– il nuovo asilo comunale
– la nuova caserma dei Carabinieri
– le asfaltature nel centro storico e nel DUC
– l’illuminazione dei passaggi pedonali e del percorso ciclopedonale viale Cenini
Ma la narrazione del nuovo Sindaco e dei suoi sodali cerca di intestarsi anche ciò di cui non ha alcun merito, se non quello di essersi trovato (o di trovarsi) con le forbici in mano il giorno dell’inaugurazione.
E i grandi temi della campagna elettorale? Solo demagogia allo stato puro.
Il servizio del cane antidroga si è ridotto a qualche ora all’anno con Athena, arrivata da Treviglio. Risultati: zero.
La sicurezza? Solo fuffa. La dotazione economica della Polizia Locale è in netta diminuzione sul bilancio.
Forse pensano che col tempo i cittadini dimenticheranno chi ha davvero voluto e realizzato certi progetti.
Ma noi no.
Un anno pessimo. Per Chiari. E per chi ci vive.
E una sola opposizione. Quella di chi continua, con serietà, a fare davvero opposizione.
Senza sconti.
