Un muro di carta per difendere la democrazia
Il tentativo della maggioranza di modificare il regolamento del Consiglio comunale di Chiari si è scontrato con un ostacolo inaspettato: 1340 emendamenti, presentati dai gruppi di opposizione “Chiari Capitale” e “Chiari Virtuosa”, che hanno costretto a rinviare la discussione dopo oltre quattro ore di seduta.
Un’azione forte, quella delle minoranze civiche, per difendere il ruolo e i diritti dei consiglieri comunali. Le modifiche proposte avrebbero attribuito al Presidente del Consiglio poteri quasi assoluti in diversi aspetti delicati del funzionamento del consiglio comunale, consentendo la partecipazione ad estranei ai consigli comunali e limitando fortemente la possibilità di presentare emendamenti da parte dei consiglieri. Un vero colpo alla trasparenza e alla funzione di controllo che la minoranza è chiamata a svolgere.
“Un pilastro della democrazia è il diritto di accedere ai documenti e di poter proporre modifiche – hanno dichiarato in aula i consiglieri Massimo Vizzardi e Domenico Codoni – e non accetteremo nessun passo indietro su questo terreno”.
Non è la prima volta che la maggioranza cerca di restringere gli spazi di partecipazione democratica. Ma stavolta l’opposizione civca ha alzato una barriera solida, fatta di parole e carte, per fermare un’azione ritenuta lesiva per l’interesse pubblico.
Chi oggi propone restrizioni, ieri si è avvalso degli stessi strumenti democratici che ora vorrebbe limitare. La coerenza, si sa, è merce rara in politica. Ma la determinazione nel difendere le regole del gioco è un dovere che le liste civiche “Per Una Chiari Virtuosa” e “Chiari Capitale” hanno assunto con responsabilità.
La democrazia richiede pazienza, confronto e, a volte, anche ostruzionismo. Non per bloccare, ma per proteggere. La partita non è finita, ma un messaggio è stato chiaro: la voce dell’opposizione non si mette a tacere.