Oggi parliamo di un nuovo capitolo della telenovela del sindaco Zotti. Il nostro, in un recente post su Facebook, ha deciso di definirsi “FASSISTA”. No, non è uno scherzo né un refuso: ha proprio scritto questo. E da qui si è scatenata la solita gazzarra sui social…
La storia è questa: il sindaco Zotti, con un post sul suo profilo Facebook, ha accusato il coordinatore dell'Associazione Per Una Chiari Virtuosa, Cristian Vezzoli, e il consigliere comunale Chiara Facchetti, di aver firmato un comunicato che criticava la gestione del progetto di riqualificazione dell’asilo nido comunale e dell’Infanzia Pedersoli.
Il comunicato sottolineava la gestione improvvisata del progetto, lo spostamento dei bambini del nido nei locali interrati della Mazzotti Bergomi e la censura dei commenti negativi di alcuni genitori sotto ad un post del sindaco, post che celebrava i lavori e il trasferimento dei bambini.
Temi inconfutabili e, anzi, doverosi da segnalare da parte di un coordinatore di una forza politica cittadina e da parte di un consigliere di minoranza. Ma come accade sempre più spesso la critica è mal digerita dalla nuova amministrazione comunale.
Quindi, per quale motivo il sindaco Zotti si è proclamato “FASSISTA”? Sarà una mossa di marketing per suscitare empatia o per darsi un tono con i suoi fedelissimi? Dall’esterno sembrerebbe un atteggiamento passivo-aggressivo: prima si auto-attribuisce questo appellativo negativo, poi parte all’attacco.
Infatti, subito dopo essersi definito in modo così pittoresco:
- Ha descritto l’associazione “Per Una Chiari Virtuosa” come un “partito a gestione familiare”.
- Ha tirato in ballo un presunto “conflitto d’interesse” con il pudore (sì, abbiamo letto bene…).
- Ha lamentato che gli attuali oppositori non avrebbero lasciato una “soluzione pronta” per la ristrutturazione dell’asilo comunale.
Una vera e propria soap-opera politica, insomma!
Da parte nostra, non ci stupiamo più di niente. Continuiamo a lavorare per la città e a sperare che dieci anni di buona amministrazione non vengano sciupati.
Per amore di precisione, riepiloghiamo qualche punto:
1. Cristian Vezzoli è stato Assessore alle politiche scolastiche dall’aprile 2023 al giugno 2024.
2. Il contributo per la ristrutturazione dell’asilo nido comunale (che ha reso necessario lo spostamento dei bambini) è stato notificato a fine maggio 2024, a pochissime settimane dalle elezioni.
E il conflitto di interessi?
In parole povere, Zotti accusa Vezzòli di aver figli che frequentano l’asilo nido comunale. Curioso, visto che, se non ricordiamo male, lo stesso Zotti a suo tempo attaccava l’assessore Arrighetti perché non aveva figli e dunque “non era adatto” a occuparsi di politiche scolastiche. Insomma: se hai figli, è un problema; se non ne hai, sei inadeguato.
Coerenza, portami via!
Parliamo anche dello spostamento dei bambini dall’asilo nido comunale. La situazione si sarebbe dovuta valutare già da giugno, ma a quanto pare Zotti aveva altro da fare. I genitori hanno saputo dell’ipotesi di trasferimento soltanto a novembre.
Forse, come suggerisce qualcuno, le vacanze sindacali sono state un po’ troppo lunghe
Infine, la censura. Ne abbiamo già parlato nella puntata "Soddisfatti o Cancellati" dove abbiamo fatto notare che, sotto il post del sindaco Zotti in cui si elogiava la “grande riuscita” di questo spostamento, i commenti negativi dei genitori erano magicamente scomparsi, lasciando spazio soltanto a quelli del Consiglio di Amministrazione della Mazzotti Bèrgomi, ad amici e sodali.
E la risposta del sindaco qual è stata? Silenzio e… blocco dei commenti sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Chiari.
Invece di inventare scuse e fandonie, sarebbe bello che il sindaco si prendesse le sue responsabilità.
E voi che ne pensate? Fatecelo sapere sui nostri canali social.
Per oggi, dalla telenovela del sindaco e dall’asilo-nido comunale è tutto.