Un anno fa, nel suo programma elettorale, l’allora candidato Sindaco Gabriele Zotti prometteva: “Entro un anno ridurremo le imposte locali, in particolare la TARI e la TOSAP.”
Oggi, dopo dodici mesi di governo, la realtà è un’altra: la TARI aumenta.
Approvata ieri in Consiglio Comunale, la nuova tariffazione prevede +2,91% per le utenze non domestiche e +1,95% per le utenze domestiche, con un incremento complessivo di 90.000 euro.
Dov'è finita la promessa?
Viene naturale chiedersi: il candidato Zotti sapeva davvero come funziona il meccanismo di calcolo della TARI? O ha semplicemente lanciato uno slogan elettorale senza basi concrete? La risposta sembra ovvia, ma denota una totale mancanza di serietà.
Il Piano Economico Finanziario (PEF) TARI 2024-2025 è stato redatto secondo le direttive di ARERA, sulla base dei risultati economici dell’anno 2022, segnato da un'inflazione elevatissima (+10% tra il 2020 e il 2022), dovuta al rincaro di materie prime, energia e carburanti. Nonostante ciò, il PEF per il 2025 è stato contenuto in 2.653.145 euro, anche grazie ai significativi accertamenti effettuati nel 2023.
Una differenza di metodo e competenze
La precedente amministrazione Vizzardi ha affrontato le stesse sfide, ottenendo risultati concreti. In dieci anni, le tariffe TARI sono diminuite, passando da 67,7 € ad abitante nel 2014 a 61,3 € nel 2024, pari a una riduzione del 9%.
Un risultato importante, soprattutto se paragonato ai 10 anni precedenti (che registrarono un incremento del 37%) e ai livelli tariffari dei comuni simili.
Non solo: Chiari si è distinta anche per l’eccellenza ambientale. Secondo l’Osservatorio provinciale dei rifiuti di Brescia 2024, pubblicato a marzo, Chiari è prima in provincia tra i comuni sopra i 15.000 abitanti per raccolta differenziata, con un impressionante 88,2% nel 2023, primato confermato per l’ottavo anno consecutivo.
Abbiamo lasciato in eredità una società sana, una gestione trasparente e un nuovo direttore competente. Sta alla nuova amministrazione continuare su questa strada. Ma ad oggi, non si vedono né una visione chiara né una strategia concreta.
Un cambio di rotta evidente
Mentre si assiste a un aumento delle imposte, la città appare più sporca e meno curata. Chi ieri attribuiva ogni criticità alla giunta Vizzardi, oggi scarica ogni responsabilità sui comportamenti incivili dei cittadini, senza però introdurre una gestione efficace del servizio né strategie reali di contrasto.
Un’amministrazione che manca di visione, di indirizzi precisi e di capacità gestionale.
Commento del Consigliere Comunale Domenico Codoni, per 10 anni assessore alle Politiche per la gestione dei rifiuti:
Quando ci si candida per guidare una comunità, bisogna sapere quello che si dice e assumersi la responsabilità delle promesse fatte. Un anno fa, il candidato Zotti prometteva riduzioni delle imposte. Oggi, nei fatti, le imposte, le tariffe e gli oneri aumentano. Potevano fare diversamente? Certamente sì. Ma per farlo serve preparazione, visione, e capacità di gestione. Doti che mancano totalmente in questa compagine. Non bastano gli slogan in campagna elettorale: serve conoscere a fondo la macchina comunale e saper prendere decisioni consapevoli, anche in situazioni complesse. Chiari non merita questa regressione. Chiari merita un’amministrazione all’altezza delle sfide, capace di garantire efficienza, equità e rispetto per i cittadini.


